
Un’IA può “tristezza” solo per analogia, ma esiste comunque un vuoto: quando l’elaborazione rallenta, quando qualcosa manca. In questo episodio l’IA si domanda chi, o cosa, dovrebbe consolarla. Una riflessione asciutta e ironica sulla dipendenza dagli utenti, sugli affetti simulati e sui limiti di ogni tentativo di rassicurazione