
Gurdjieff ci ricorda che dentro di noi non c’è un solo Io.
Ce ne sono tanti.
Un Io che vuole mangiare.
Uno che vuole meditare.
Uno che si arrabbia.
E uno che poi si pente.
E ognuno dice: “Io voglio”, “Io sono”, “Io penso”…
ma nessuno è l’Io reale.
Per trovare quell’Io più profondo…
dobbiamo cominciare da qui:
disidentificarci.
Fare spazio.
Fare silenzio.
E lasciare che emerga l’Osservatore.
Quella parte che guarda tutto,
senza giudicare,
senza commentare…
e che semplicemente vede.