
18 GENNAIO 1919, Francia - Si aprì nella lussuosissima reggia dei Versailles la conferenza di pace, istituita per ridisegnare l'assetto europeo e comminare le sanzioni alle nazioni sconfitte della Prima Guerra Mondiale. Invitati al tavolo delle trattative, solo i rappresentanti delle nazioni vincitrici : i delegati degli stati sconfitti verranno solo convocati per firmare i trattati e le clausole, una volta giunti alle conclusioni. I trattati, nonostante l'idealismo del presidente americano Wilson, propugnatore tra le altre cose del rispetto del principio di autodeterminazione dei popoli e della nascita di un nuovo organismo internazionale, La Società delle Nazioni (che avrebbe dovuto dirimere in maniera pacifica e collegiale le controversie tra stati) saranno piuttosto punitivi per le nazioni sconfitte, soprattutto per la Germania, costretta inoltre al pagamento di un indennizzo monstre e di clausole militari pesantissime. Unito allo scontento di alcuni stati vincitori, come l'Italia che non si sentì appagata dal punto di vista delle richieste territoriali, si formò un clima di sospetto reciproco e malcontento tra alcune nazioni europee che condurrà (con l'aggiunta della grave crisi economica del '29) allo scoppio del secondo conflitto mondiale.