
2 agosto 1964 - Nei pressi del Golfo del Tonchino, un cacciatorpediniere statunitense venne colpito da alcuni missili : gli americani incolparono immediatamente la marina nord-vietnamita (nonostante le prove non fossero per nulla evidenti), trovando il pretesto per inviare le proprie truppe sul territorio indocinese a sostegno del governo di Saigon. La guerra civile che vedeva opposte il Vietnam del Nord comunista (armato in gran parte dall'Unione Sovietica) e il Vietnam del sud nazionalista (armato e sostenuto militarmente dagli Usa) fu lunga e piuttosto sanguinosa. Sia i vietnamiti del nord (e con loro i guerriglieri del sud, i VIETCONG) che le truppe americane in loco, si resero protagonisti di episodi brutali di violenza per avere ragione dell'avversario. Gli americani che contarono nel '68 fino a 500.000 soldati, non riuscirono ad avere la meglio del nord comunista, né a sfiancare la guerriglia dei Vietcong. L'opinione pubblica americana (e mondiale), in anni di contestazione giovanile e pacifismo imperante, contribuì a screditare l'intervento militare statunitense, che a partire dalla presidenza Nixon, diminuì gradualmente la presenza di soldati sul territorio vietnamita, fino alla definitiva caduta di Saigon del 1975, che consegnò l'intero paese alla "Repubblica Socialista del Vietnam".