
La disuguaglianza fra donne e uomini, nel nostro Paese e nel mondo, è ancora fortemente radicata: sul luogo di lavoro, nell’ambiente domestico, nella vita di tutti i giorni. Violenze, salari mediamente molto più bassi dei colleghi uomini, inferiori chance di essere assunte per incarichi che avrebbero le capacità di ricoprire: queste discriminazioni sono solo la punta dell’iceberg di una cultura che ancora, nel 2020, non riconosce alle donne gli stessi diritti e le stesse possibilità degli uomini. La presenza importante di donne in settori duramente colpiti dall’emergenza, tra cui turismo, servizi e ristorazione, la dinamica domestica imposta durante l’epidemia che spesso si è concretizzata in uno squilibrio nella divisione delle responsabilità e l’obbligo di restare in casa che ha portato secondo le Nazioni Unite ad un aumento medio del 20% delle violenze domestiche sulle donne, rischiano di far precipitare la dura lotta per la piena uguglianza nell’abisso di 20, 30 anni fa. Quali conseguenze avrà il lockdown su tutti questi importanti temi? Ne parliamo con: 👉 Alessia Mosca (Vicepresidente Fuori Quota), Paola Mascaro (Presidente Valore D) e Giustina Destro (Presidente Fondazione Marisa Bellisario Veneto) 👉 Grazia Chisin (segretaria provinciale Uil Vicenza), Luca Vignaga (AD Marzotto Lab) e Bruno Anastasia (analista del mercato del lavoro) 👉 Antonella Toniolo (Giudice penale Tribunale di Vicenza), Maria Zatti (Donna chiama Donna) ✍️ Per saperne di più: bit.ly/giacomopossamai-lavorofemminile