Magazine di riferimento della Rete Due sulle questioni scientifiche. Si occupa sia dei grandi temi che riguardano direttamente la nostra vita quotidiana (inquinamento, allergie, alimentazione) sia delle ricerche di laboratorio (medicinali, nuove scoperte, invenzioni) sia di questioni che coinvolgono le scienze umanistiche, psicologia, filosofia. Partecipa così, con stile divulgativo, al dibattito su alcuni fondamentali temi di società.
Magazine di riferimento della Rete Due sulle questioni scientifiche. Si occupa sia dei grandi temi che riguardano direttamente la nostra vita quotidiana (inquinamento, allergie, alimentazione) sia delle ricerche di laboratorio (medicinali, nuove scoperte, invenzioni) sia di questioni che coinvolgono le scienze umanistiche, psicologia, filosofia. Partecipa così, con stile divulgativo, al dibattito su alcuni fondamentali temi di società.

Il sorgo, originario dell’Africa, è una coltura ancora poco conosciuta in Europa e in Svizzera, ma è una pianta adatta ai climi secchi; ha un elevato potenziale di biomassa e può essere impiegata sia per l’alimentazione umana che per quella animale. E non solo… il sorgo - tra i cinque cereali più coltivati al mondo e uno degli alimenti di base delle popolazioni africane- è un cereale a basso contenuto di nichel e suoi chicchi non contengono glutine e per questo può essere consumato anche da chi soffre di celiachia. Sciamani e sacerdoti africani, da migliaia di anni, hanno scoperto il sorgo e lo hanno usato per curare e guarire e, di fatto, questa pianta ha potenti proprietà immunitarie e antinfiammatorie.
Un futuro superfood? C’è chi se lo augura e c’è chi ne è convinto.
Anche per questo motivo dal 2024 in Ticino ha preso il via il progetto RiSorgo che si pone come obiettivo quello di trovare una o più varietà di sorgo da granella adatte alle condizioni climatiche svizzere e testare la produzione di pasta nella filiera locale ticinese. Alessandra Bonzi ne ha parlato con Monia Caramma, sustainable food researcher, Romina Morisoli collaboratrice tecnico scientifica per Agroscope e Lucia Bernasconi, collaboratrice scientifica per AGRIDEA.