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Il podcast che racconta la storia in un modo diverso
Sabina Marineo
7 episodes
9 months ago
http://storia-controstoria.org/personaggi-e-miti/dartagnan-la-vera-storia-di-un-avventuriero-e-dei-tre-moschettieri-suoi-amici/ protagonista sul campo di battaglia – uomo delle missioni delicate – carta vincente di Luigi XIV. La vera storia di d’Artagnan. Perché c’è un d’Artagnan romanzesco: lo spadaccino temerario che salta dal tetto di una casa in groppa al suo cavallo passando con ostentata disinvoltura dalla camera da letto di una bella donna al campo di battaglia, sempre pronto a infilare la spada nel fodero ed impugnare il suo moschetto. E poi c’è quello vero: Charles Ogier de Batz de Castelmore conte d’Artagnan, nato nella Guascogna all’inizio del XVII secolo. Un personaggio storico che per anni lavorò come importante agente di fiducia a servizio del cardinale Mazzarino e poi di Re Sole. A lui venivano affidate le missioni più delicate. La sua fu un’ascesa eccezionale, da semplice moschettiere con pochi soldi in tasca, ad alto ufficiale e signore benestante. Uomo abile e di grande valore, ottimo capitano della prima compagnia dei moschettieri del re, le sue truppe lo consideravano una leggenda vivente. Forse il vero d’Artagnan non era così acrobatico quanto i suoi imitatori del grande schermo, ma di certo un uomo d’azione estremamente coraggioso. I suoi duelli e le sue battaglie erano veri. Era vera anche la pallottola del moschetto che in quel fatidico 25 giugno 1673, durante l’assedio di Maastricht, gli costò la vita. La sua morte improvvisa fece sospirare a Luigi XIV: „Ho perduto d’Artagnan, di cui mi fidavo ciecamente e che mi era utile per tutto.“
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http://storia-controstoria.org/personaggi-e-miti/dartagnan-la-vera-storia-di-un-avventuriero-e-dei-tre-moschettieri-suoi-amici/ protagonista sul campo di battaglia – uomo delle missioni delicate – carta vincente di Luigi XIV. La vera storia di d’Artagnan. Perché c’è un d’Artagnan romanzesco: lo spadaccino temerario che salta dal tetto di una casa in groppa al suo cavallo passando con ostentata disinvoltura dalla camera da letto di una bella donna al campo di battaglia, sempre pronto a infilare la spada nel fodero ed impugnare il suo moschetto. E poi c’è quello vero: Charles Ogier de Batz de Castelmore conte d’Artagnan, nato nella Guascogna all’inizio del XVII secolo. Un personaggio storico che per anni lavorò come importante agente di fiducia a servizio del cardinale Mazzarino e poi di Re Sole. A lui venivano affidate le missioni più delicate. La sua fu un’ascesa eccezionale, da semplice moschettiere con pochi soldi in tasca, ad alto ufficiale e signore benestante. Uomo abile e di grande valore, ottimo capitano della prima compagnia dei moschettieri del re, le sue truppe lo consideravano una leggenda vivente. Forse il vero d’Artagnan non era così acrobatico quanto i suoi imitatori del grande schermo, ma di certo un uomo d’azione estremamente coraggioso. I suoi duelli e le sue battaglie erano veri. Era vera anche la pallottola del moschetto che in quel fatidico 25 giugno 1673, durante l’assedio di Maastricht, gli costò la vita. La sua morte improvvisa fece sospirare a Luigi XIV: „Ho perduto d’Artagnan, di cui mi fidavo ciecamente e che mi era utile per tutto.“
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Quando l'uomo scoprì il fuoco
Il podcast che racconta la storia in un modo diverso
10 minutes 40 seconds
9 years ago
Quando l'uomo scoprì il fuoco
La scoperta del fuoco nel Paleolitico Quando iniziò l’uomo a controllare il fuoco? Quando riuscì con i suoi arnesi a provocare le prime scintille e poi a preservare e usare le fiamme in modo efficace? Fra i tanti interrogativi che si pongono antropologi e paleontologi, la scoperta del fuoco è forse il più affascinante, di certo il più misterioso. Senza la padronanza della fiamma, l’evoluzione umana non sarebbe stata quella che fu. Il fuoco: un elemento essenziale per proteggersi dagli animali feroci, per riscaldarsi, far luce nella notte.
Il podcast che racconta la storia in un modo diverso
http://storia-controstoria.org/personaggi-e-miti/dartagnan-la-vera-storia-di-un-avventuriero-e-dei-tre-moschettieri-suoi-amici/ protagonista sul campo di battaglia – uomo delle missioni delicate – carta vincente di Luigi XIV. La vera storia di d’Artagnan. Perché c’è un d’Artagnan romanzesco: lo spadaccino temerario che salta dal tetto di una casa in groppa al suo cavallo passando con ostentata disinvoltura dalla camera da letto di una bella donna al campo di battaglia, sempre pronto a infilare la spada nel fodero ed impugnare il suo moschetto. E poi c’è quello vero: Charles Ogier de Batz de Castelmore conte d’Artagnan, nato nella Guascogna all’inizio del XVII secolo. Un personaggio storico che per anni lavorò come importante agente di fiducia a servizio del cardinale Mazzarino e poi di Re Sole. A lui venivano affidate le missioni più delicate. La sua fu un’ascesa eccezionale, da semplice moschettiere con pochi soldi in tasca, ad alto ufficiale e signore benestante. Uomo abile e di grande valore, ottimo capitano della prima compagnia dei moschettieri del re, le sue truppe lo consideravano una leggenda vivente. Forse il vero d’Artagnan non era così acrobatico quanto i suoi imitatori del grande schermo, ma di certo un uomo d’azione estremamente coraggioso. I suoi duelli e le sue battaglie erano veri. Era vera anche la pallottola del moschetto che in quel fatidico 25 giugno 1673, durante l’assedio di Maastricht, gli costò la vita. La sua morte improvvisa fece sospirare a Luigi XIV: „Ho perduto d’Artagnan, di cui mi fidavo ciecamente e che mi era utile per tutto.“