
La ricerca “a fin di bene” che giustifica tanti esperimenti in campo medico ha prodotto da un lato un delirio di onnipotenza della classe medica, dall’altra ha indotto una sorta di aspettativa e di benessere che in qualche modo punta verso un’idea di eternità. Al di la delle presunte buone intenzioni, l’uomo diventa mezzo per la sperimentazione. Si pongono le basi per il post umanesimo. La scienza può e deve avere dei limiti. Dobbiamo stare attenti perché una concezione fideistica della scienza finisce per dare risalto all’efficienza più che all’essere.