la sfilata evento più importante dell anno non ha tradito le aspettative: dior è ufficialmente entrato nell era di j.w.anderson.
il primo look ci dice già tutto: la bar jacket, simbolo della maison dal new look del 1947, viene proposta in tweed, versione boyish, con bermuda oversize destrutturate.
lo stilista irlandese reinterpreta, aggiornandoli e personalizzandoli, i canoni dell archivio e dei direttori creativi che si sono susseguiti.
c'è il ritorno al logo originale, in versione cable knit delle maglie rosa e verdi, o monogram sulle borse, o, ancora, come ricamo sui jumper.
lo stile preppy non guarda soltanto ai giovani delle ivy league americane, ma più che altro alla coolness anni '80 di un artista come basquiat, con un tocco finale squisitamente british, che lo rende perfetto.
il movimento creato dagli spacchi su denim e pantaloni oversize è stata una delle cose più interessanti viste in passerella, insieme ai capispalla, dalle cappe ai trenchcoat, e alle calzature: sneakers colorate dalla silhouette inedita o gli amati fisherman sandals.
la cravatta al contrario? ho amato.
lacrime ed applausi: BRAVO!!!