La crisi da pandemia dei narcotrafficanti è durata lo spazio di un mattino. Anzi, così come alcune imprese – nei periodi di recessione – investono per essere pronte ad anticipare la ripresa economica prima dei concorrenti, così i cartelli latinoamericani e i partner europei e mondiali hanno utilizzato i mesi segnati dal Covid-19 per cogliere al massimo le opportunità e affinare i business plan. La pandemia ha aumentato la domanda di droghe, a partire dalla cocaina. E l’offerta risponde, obbligata a cambiare strategie, alleanze, protagonisti e percorsi. Gli affari continuano ad andare a gonfie vele per un settore – quello del narcotraffico – che vale tra i 426 e i 652 miliardi di dollari, che tradotto in euro, significa tra i 381 e i 592 miliardi all’anno. Il podcast “Narcovid - Fiumi di soldi per i signori della droga ai tempi della pandemia” racconta il nuovo narcotraffico mondiale uscito dall’inferno della pandemia sanitaria: numeri, Paesi e storie. Soprattutto protagonisti. Vecchi e nuovi. In Europa, così come in Messico, Colombia, El Salvador, Brasile e nelle altre nazioni latino-americane.
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La crisi da pandemia dei narcotrafficanti è durata lo spazio di un mattino. Anzi, così come alcune imprese – nei periodi di recessione – investono per essere pronte ad anticipare la ripresa economica prima dei concorrenti, così i cartelli latinoamericani e i partner europei e mondiali hanno utilizzato i mesi segnati dal Covid-19 per cogliere al massimo le opportunità e affinare i business plan. La pandemia ha aumentato la domanda di droghe, a partire dalla cocaina. E l’offerta risponde, obbligata a cambiare strategie, alleanze, protagonisti e percorsi. Gli affari continuano ad andare a gonfie vele per un settore – quello del narcotraffico – che vale tra i 426 e i 652 miliardi di dollari, che tradotto in euro, significa tra i 381 e i 592 miliardi all’anno. Il podcast “Narcovid - Fiumi di soldi per i signori della droga ai tempi della pandemia” racconta il nuovo narcotraffico mondiale uscito dall’inferno della pandemia sanitaria: numeri, Paesi e storie. Soprattutto protagonisti. Vecchi e nuovi. In Europa, così come in Messico, Colombia, El Salvador, Brasile e nelle altre nazioni latino-americane.
6 - Chiquito Malo: è lui il “cattivo ragazzo”, l’erede di Pablo Escobar e di Otoniel?
Narcovid
32 minutes
3 years ago
6 - Chiquito Malo: è lui il “cattivo ragazzo”, l’erede di Pablo Escobar e di Otoniel?
La cattura di Dairo Antonio Úsuga – leader del Cartello del Golfo – apre la strada a diverse ipotesi per la successione. Il suo braccio destro è in pole position ma se il vuoto durasse a lungo a riempirlo sarebbero i cartelli messicani. Gli Usa premono per l’estradizione di Otoniel.
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La crisi da pandemia dei narcotrafficanti è durata lo spazio di un mattino. Anzi, così come alcune imprese – nei periodi di recessione – investono per essere pronte ad anticipare la ripresa economica prima dei concorrenti, così i cartelli latinoamericani e i partner europei e mondiali hanno utilizzato i mesi segnati dal Covid-19 per cogliere al massimo le opportunità e affinare i business plan. La pandemia ha aumentato la domanda di droghe, a partire dalla cocaina. E l’offerta risponde, obbligata a cambiare strategie, alleanze, protagonisti e percorsi. Gli affari continuano ad andare a gonfie vele per un settore – quello del narcotraffico – che vale tra i 426 e i 652 miliardi di dollari, che tradotto in euro, significa tra i 381 e i 592 miliardi all’anno. Il podcast “Narcovid - Fiumi di soldi per i signori della droga ai tempi della pandemia” racconta il nuovo narcotraffico mondiale uscito dall’inferno della pandemia sanitaria: numeri, Paesi e storie. Soprattutto protagonisti. Vecchi e nuovi. In Europa, così come in Messico, Colombia, El Salvador, Brasile e nelle altre nazioni latino-americane.