
Avevo passato gli ultimi mesi a scrivere canzoni, ascoltando i suoni e le parole che mi risuonavano in testa.
Se provenivano da quel mondo, dovevano avere a che fare con Becca.
Mi venne da ridere: “Chissà quanti affari di Becca mescolati ai miei sono andato a raccontare a quegli…”
Mi bloccai. Con la mente che viaggiava a duemila all’ora.