
La Shanghai Cooperation Organisation, guidata da Cina e Russia e allargata a dieci Paesi, rappresenta ormai il 40% della popolazione mondiale. Al vertice di Tianjin, Xi Jinping ha proposto una banca di sviluppo e nuovi prestiti, mentre Putin ha difeso la guerra in Ucraina e firmato con Pechino l’intesa sul gasdotto Power of Siberia 2. L’India di Modi, in mezzo a Xi e Putin, ha sfruttato l’occasione per rafforzare il suo peso globale.
Per l’Europa, la SCO è un segnale chiaro: si sta formando un blocco alternativo a NATO e UE che potrebbe spostare l’asse del potere mondiale verso Est.