RSI Sport presenta “ORMe”, ovvero Operazione di Recupero della Memoria: un podcast curato da Marcello Ierace e dedicato alle storie di sportivi che la Storia ha dimenticato. È un progetto narrativo che mira, appunto, al recupero e alla riscoperta di storie legate allo sport che – per diversi motivi – sono scivolate nell’oblio. Personaggi come l’incredibile maratoneta Carlo Airoldi, volutamente escluso dalle Olimpiadi del 1896, o Jorge Carrascosa, il capitano dell’Argentina che disse no alla dittatura, o la golfista Margaret Abbott che fu, senza mai saperlo, la prima donna americana a conquistare un oro olimpico. Ma c’è spazio anche per Peter Norman, l’uomo in più nell’iconica immagine del podio dei pugni neri di Messico 68, o per Roberto Palpacelli, forse il più grande talento del tennis italiano che preferì però l’eroina ad una carriera da eroe.
RSI Sport presenta “ORMe”, ovvero Operazione di Recupero della Memoria: un podcast curato da Marcello Ierace e dedicato alle storie di sportivi che la Storia ha dimenticato. È un progetto narrativo che mira, appunto, al recupero e alla riscoperta di storie legate allo sport che – per diversi motivi – sono scivolate nell’oblio. Personaggi come l’incredibile maratoneta Carlo Airoldi, volutamente escluso dalle Olimpiadi del 1896, o Jorge Carrascosa, il capitano dell’Argentina che disse no alla dittatura, o la golfista Margaret Abbott che fu, senza mai saperlo, la prima donna americana a conquistare un oro olimpico. Ma c’è spazio anche per Peter Norman, l’uomo in più nell’iconica immagine del podio dei pugni neri di Messico 68, o per Roberto Palpacelli, forse il più grande talento del tennis italiano che preferì però l’eroina ad una carriera da eroe.

Prypjat, Ucraina, 01h23 del 26 aprile 1986. Non lontano da questa cittadina di cinquantamila anime si staglia in cielo una nuvola a forma di fungo. È esploso il reattore numero quattro della vicina centrale nucleare. La storia racconterà questo momento come il disastro di Chernobyl: una catastrofe che produrrà effetti devastanti nell'immediato e a lungo termine. Saranno decine, centinaia di migliaia le persone toccate dalle radiazioni. Tumori alla tiroide e leucemia i principali fattori di mortalità, ma innumerevoli sono anche i bambini, venuti alla luce negli anni successivi al disastro, e nati con gravi malformazioni. Tra loro vi è la protagonista di questa storia: il suo nome è Oksana Masters.