
Nel 1968, a 11 chilometri dalla costa di Rimini, nacque un sogno di libertà: l’Isola delle Rose. Un’ingegnosa piattaforma costruita da Giorgio Rosa, proclamata “Repubblica Esperantista” con moneta e lingua proprie. Un’utopia durata pochi mesi, distrutta dalla Marina Militare ma diventata leggenda. Una storia di ingegno, idealismo e spirito romagnolo.