Tutti i testi sono originali, ad opera di chi li ha letti, tranne:
"Inganno" di Anna Achmatova, letto da Chiara Cappelli
"Fuck this. Fuck That" di Ronin Kieran, letto da Daniele Casolino
La formula è quella classica del reading e i poeti, introdotti dal presentatore, si alternano sul palco per declamare i loro componimenti. Lo spettacolo presenta un repertorio di poesie di generi differenti, sostenuto da un ritmo globale incalzante, che dona al tutto l'adeguata quantità di brillantezza. Sulla falsa riga della poesia performativa ma senza competizione al suo interno, in cui l'obiettivo generale è il raggiungimento della personale catarsi col pubblico nonché l'assoluta libertà d'espressione tramite il sistema ortodosso della poesia.