La realtà non ha bisogno di essere plausibile. Quando Jerry Siegel, nel 1933, scrisse la prima avventura di Superman, chiarì subito che il marmocchio spedito sulla Terra da un altro pianeta aveva super poteri. Da quel momento in poi nessuno si meravigliò vedendo nei fumetti il giovanotto col mantello rosso volare alla velocità della luce e sorreggere un aereo con le mani. Si chiama “sospensione dell’incredulità”: nelle opere di fantasia il lettore accetta come possibili, cose che non potrebbero mai accadere nella realtà. Fantasiosamente vero, al contrario, è una serie che racconta, documentandole, storie effettivamente accadute, stupefacenti senza ricorrere alla sospensione dell’incredulità: la realtà non ha bisogno di essere plausibile. Testo e voce: Bepi Costantino Musica: Andrea Violante Grafica: Concetta Lorenzo Montaggio: Claudio Romanazzi
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La realtà non ha bisogno di essere plausibile. Quando Jerry Siegel, nel 1933, scrisse la prima avventura di Superman, chiarì subito che il marmocchio spedito sulla Terra da un altro pianeta aveva super poteri. Da quel momento in poi nessuno si meravigliò vedendo nei fumetti il giovanotto col mantello rosso volare alla velocità della luce e sorreggere un aereo con le mani. Si chiama “sospensione dell’incredulità”: nelle opere di fantasia il lettore accetta come possibili, cose che non potrebbero mai accadere nella realtà. Fantasiosamente vero, al contrario, è una serie che racconta, documentandole, storie effettivamente accadute, stupefacenti senza ricorrere alla sospensione dell’incredulità: la realtà non ha bisogno di essere plausibile. Testo e voce: Bepi Costantino Musica: Andrea Violante Grafica: Concetta Lorenzo Montaggio: Claudio Romanazzi
Ha origini incerte, sicuramente antiche. C’è chi lo fa risalire addirittura a Cleopatra, mentre tradizioni documentate ci sono certamente dal medioevo in poi. In italiano si chiama “Pesce d’aprile”, come in francese, “Poisson d’avril”. Altre lingue fanno esplicito riferimento alle persone alle quali si rivolge: in inglese è “April fool’s day”, dove per “fool” oggi si intende “sciocco” ma un tempo indicava in maniera specifica il giullare di corte. Per gli spagnoli il 1° aprile è il “Día de los inocentes”, il giorno delle persone semplici, credulone. In tedesco è semplicemente “Aprilscherz”, “scherzo d’aprile”. Per tutti, indistintamente, è l’occasione per prendersi gioco di qualcun altro in maniera bonaria, per il semplice gusto di una burla della rigorosa durata massima di un solo giorno. Da sempre, dunque, si va dal semplice disegnino di un pesce abilmente attaccato sulla schiena del compagno di scuola, agli scherzi più articolati e inimmaginabili. Alcuni, come fra poco ascolterai in questo episodio del podcast “Fantasiosamente vero”, frutto di grande fantasia, preparazione complessa e lavoro di squadra. Altri semplicemente geniali perché giocati soprattutto sulla naturale predisposizione umana a credere in ciò che provoca reazioni emotivamente significative. Testo e voce: Bepi Costantino Musica: Andrea Violante Grafica: Concetta Lorenzo Suono: Claudio Romanazzi
Fantasiosamente vero
La realtà non ha bisogno di essere plausibile. Quando Jerry Siegel, nel 1933, scrisse la prima avventura di Superman, chiarì subito che il marmocchio spedito sulla Terra da un altro pianeta aveva super poteri. Da quel momento in poi nessuno si meravigliò vedendo nei fumetti il giovanotto col mantello rosso volare alla velocità della luce e sorreggere un aereo con le mani. Si chiama “sospensione dell’incredulità”: nelle opere di fantasia il lettore accetta come possibili, cose che non potrebbero mai accadere nella realtà. Fantasiosamente vero, al contrario, è una serie che racconta, documentandole, storie effettivamente accadute, stupefacenti senza ricorrere alla sospensione dell’incredulità: la realtà non ha bisogno di essere plausibile. Testo e voce: Bepi Costantino Musica: Andrea Violante Grafica: Concetta Lorenzo Montaggio: Claudio Romanazzi