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Good morning privacy!
Guido Scorza
147 episodes
2 weeks ago
Viviamo nella società dei dati, la nostra vita, in tutte le sue dimensioni è sempre più influenzata dai nostri dati personali, da chi li utilizza, da cosa ci fa, da dove e quanto li conserva.
Senza dire che anche gli algoritmi ne sono straordinamente golosi, direi voraci.
Ecco perché dedicare tre minuti al giorno alla privacy potrebbe essere una buona idea, il tempo di un caffè veloce, un buongiorno e niente di più, per ascoltare una notizia, un'idea, un'opinione o, magari, per sentirti cheiedere cosa ne pensi di qualcosa che sta accadendo a proposito di privacy e dintorni.
Non una rubrica per addetti ai lavori, ma per tutti, un esercizio per provare a rendere un diritto popolare, di tutti e per tutti, centrale come merita nella nostra esistenza.
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Viviamo nella società dei dati, la nostra vita, in tutte le sue dimensioni è sempre più influenzata dai nostri dati personali, da chi li utilizza, da cosa ci fa, da dove e quanto li conserva.
Senza dire che anche gli algoritmi ne sono straordinamente golosi, direi voraci.
Ecco perché dedicare tre minuti al giorno alla privacy potrebbe essere una buona idea, il tempo di un caffè veloce, un buongiorno e niente di più, per ascoltare una notizia, un'idea, un'opinione o, magari, per sentirti cheiedere cosa ne pensi di qualcosa che sta accadendo a proposito di privacy e dintorni.
Non una rubrica per addetti ai lavori, ma per tutti, un esercizio per provare a rendere un diritto popolare, di tutti e per tutti, centrale come merita nella nostra esistenza.
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Il Giappone a OpenAI: giù le mani da Super Mario. E l’Italia?
Good morning privacy!
2 minutes
1 month ago
Il Giappone a OpenAI: giù le mani da Super Mario. E l’Italia?
Il lancio di SORA la potentissima applicazione di generazione artificiale di video di OpenAI sta, comprensibilmente, facendo storcere la bocca a milioni di titolari dei diritti in tutto il mondo che stanno vedendo le loro creazioni prima finite in pasto agli algoritmi e ora risputate fuori in ogni genere di filmato generato dagli utenti e pubblicato online.
Tra i meno contenti di quello che sta accadendo sembrerebbe esserci niente di meno che il Governo di Tokyo.
La sigla e ne parliamo davanti al solito caffè.

[SIGLA]

Da Super Mario a Pikachu, passando per tutto lo straordinario patrimonio creativo giapponese.
È una ricchezza inestimabile che OpenAI – certamente non da sola ma in compagnia di diverse concorrenti – ha fatto sua e trasformato in un invidiabile asset tecno-commerciale che ora sta sfruttando per consentire al suo servizio di generazioni di video, SORA, di inserire i personaggi in questione nei contenuti generati dagli utenti.
Tutto, naturalmente, è avvenuto senza chiedere permesso a nessuno, a cominciare dai titolari dei diritti e senza pagare un solo dollaro di licenza.
Un furto bello e buono secondo alcuni.
Uno sfruttamento lecito dell’altrui patrimonio creativo per generare altri contenuti creativi secondo OpenAI e l’industria dell’intelligenza artificiale.
Nessuna sorpresa che al Governo di Tokyo sembri più un furto che una storia di innovazione e, infatti, ha chiesto formalmente a OpenAI di interrompere ogni forma di sfruttamento del patrimonio artistico giapponese nell’ambito del suo servizio.
Secondo il Governo si tratterebbe di “tesori insostituibili” cannibalizzati dagli algoritmi di OpenAI senza alcuna giustificazione giuridica: un furto di proprietà intellettuale appunto.
Come andrà a finire?
Troppo presto per dirlo.
E, però, la questione è rilevante perché, in fondo, le rivendicazioni del Governo di Tokyo sono le stesse che decine di altri Governi, a cominciare da quello di casa nostra, potrebbero indirizzare alle fabbriche degli algoritmi di intelligenza artificiale generativa per chiedere che rinuncino allo sfruttamento dei tesori creativi.
Senza nulla togliere ai Manga e alle Anime giapponesi, a Super Mario e Pikachu, anche l’Italia ha, nel mondo della creatività artistica i suoi “tesori insostituibili”, dalla musica, al cinema, alla letteratura, ai beni culturali.
Che non sia l’ora di cominciare a rivendicare almeno una “sovranità artistica digitale”?
Solo una provocazione.
Ma, forse, non completamente priva di fondamento.
Buona giornata e, naturalmente, good morning privacy.
Good morning privacy!
Viviamo nella società dei dati, la nostra vita, in tutte le sue dimensioni è sempre più influenzata dai nostri dati personali, da chi li utilizza, da cosa ci fa, da dove e quanto li conserva.
Senza dire che anche gli algoritmi ne sono straordinamente golosi, direi voraci.
Ecco perché dedicare tre minuti al giorno alla privacy potrebbe essere una buona idea, il tempo di un caffè veloce, un buongiorno e niente di più, per ascoltare una notizia, un'idea, un'opinione o, magari, per sentirti cheiedere cosa ne pensi di qualcosa che sta accadendo a proposito di privacy e dintorni.
Non una rubrica per addetti ai lavori, ma per tutti, un esercizio per provare a rendere un diritto popolare, di tutti e per tutti, centrale come merita nella nostra esistenza.