Modem, appuntamento quotidiano (dal lunedì al venerdì) in onda dal 2000, dedicato ai principali temi d’attualità, che vengono analizzati, approfonditi e contestualizzati principalmente attraverso l’apporto ed il confronto di ospiti in diretta.
Le notizie scorrono veloci, si sviluppano e si perdono, sono abbondanti. Modem, ogni mattina, sceglie e propone un tema di sicuro interesse. Lo racconta con uno stile diverso da quello dell'attualità. Cerca e trova interlocutori di qualità per spiegare e dibattere ciò che è successo e ciò che potrebbe succedere. È la trasmissione che dice i "perché" e aiuta a decodificare gli eventi destinata a tutti gli interessati ad andare oltre la notizia del giorno e che desiderano approfondire in maniera immediata il tema prescelto tramite dibattiti e interviste in diretta, reportage, collegamenti, approfondimenti, schede interne.
Modem offre regolarmente anche delle rubriche.
Modem Evento: una serata-dibattito e di incontro con il pubblico.
Modem Giovani: su argomenti che riguardano direttamente il mondo giovanile con tra gli ospiti anche i ragazzi.
Modem Incontro: non un dibattito, ma un'intervista con un solo ospite.
Una puntata al giorno, alle 08.30, per 5 giorni la settimana, da settembre a metà giugno.
Modem, appuntamento quotidiano (dal lunedì al venerdì) in onda dal 2000, dedicato ai principali temi d’attualità, che vengono analizzati, approfonditi e contestualizzati principalmente attraverso l’apporto ed il confronto di ospiti in diretta.
Le notizie scorrono veloci, si sviluppano e si perdono, sono abbondanti. Modem, ogni mattina, sceglie e propone un tema di sicuro interesse. Lo racconta con uno stile diverso da quello dell'attualità. Cerca e trova interlocutori di qualità per spiegare e dibattere ciò che è successo e ciò che potrebbe succedere. È la trasmissione che dice i "perché" e aiuta a decodificare gli eventi destinata a tutti gli interessati ad andare oltre la notizia del giorno e che desiderano approfondire in maniera immediata il tema prescelto tramite dibattiti e interviste in diretta, reportage, collegamenti, approfondimenti, schede interne.
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Una puntata al giorno, alle 08.30, per 5 giorni la settimana, da settembre a metà giugno.

Bambini e ragazzi con bisogni educativi particolari, disturbi dell’apprendimento, alta sensibilità o ancora deficit dell’attenzione. Sigle e definizioni che fino a dieci, quindici anni fa erano forse confinate in ambiti specialistici, oggi sono entrate nel linguaggio comune, nelle aule scolastiche, nelle conversazioni tra genitori.
I numeri parlano chiaro: nell’ultimo decennio abbiamo assistito a un’impennata delle segnalazioni e delle diagnosi. E di fronte a questo dato, la domanda che aleggia, quasi come una provocazione, è inevitabile: “Siamo diventati tutti un po’ più neurodivergenti?”
Proprio ieri in Ticino si sono festeggiati i primi 50 anni della Scuola speciale cantonale. Nel 1975 si avviavano i primi passi nella direzione dell’inclusione e dell’integrazione delle diversità nella scuola; noi vogliamo concentraci sull’evoluzione della didattica inclusiva che oggi comprende anche una serie di disturbi, o forse meglio dire “neurodivergenze”, che vengono sempre più diagnosticate.
E la domanda di fondo è: “siamo di fronte ad un’epidemia di disturbi del neurosviluppo, magari accentuata dallo stile di vita contemporaneo, oppure stiamo imparando a dare un nome a differenze nel funzionamento del cervello che sono in fondo sempre esistite?”
Ne parliamo con tre ospiti:
Mattia Mengoni, capo sezione della pedagogia speciale del Canton Ticino
Fabiano Frigerio, capo gruppo del sostegno pedagogico per le scuole medie, regione Mendrisiotto
Giuseppe Foderaro, Responsabile dell’unità operativa di neuropsicologia di Rete Operativa