Con Homar Leuci, apneista, 34 record, di cui 7 mondiali.
In questo episodio: come si sceglie un limite (e perché rende liberi), come si esce dall’ipercompetizione senza perdere ambizione, perché la pianificazione non uccide la magia. E cosa impari sul mare quando lo abiti davvero.
Con Cristina Marconi (scrittrice, finalista al Premio Strega 2019) parliamo di espatrio e ritorno, di anonimato e comunità.
È una conversazione su una parola particolarmente scomoda, che in Italia suona ancora male, soprattutto se declinata al femminile: ambizione.
Parliamo poi di indipendenza economica in un momento in cui il capitale vale più del lavoro, e di genitorialità come questione pubblica.
Con Alberto Penna, psicologo e autore del libro «Maschi che piangono poco», parliamo di vulnerabilità e proviamo a smontare un equivoco sul vocabolario emotivo maschile, su parole come tristezza, paura e cura. Di emozioni come informazioni necessarie per migliorare la qualità e l’impatto delle nostre decisioni e di followership: perché saper seguire è tanto importante quanto sapere guidare.
Se vogliamo capirci qualcosa di arte contemporanea e quindi della nostra società, ascoltiamo la conversazione con la curatrice Marta Papini: perché, come dice Vogue, è probabile che tra le cose più belle che avete visto negli ultimi anni ci sia il suo zampino.
Con Marta parliamo di curatela, di intenzione e urgenza dell’atto artistico, della differenza fra mercato e mondo dell’arte. E cerchiamo di capire cosa c’entra una banana col mondo in cui viviamo. Spoiler: non paghi la banana, paghi il diritto di farla esistere.
Narrare humanum est. Con Maurizio Zollo, Professore di Strategia & Sostenibilità all’Imperial College e Direttore Scientifico del Leonardo Centre on Business for Society parliamo di business impact maturity: la maggior parte delle aziende si limita a massimizzare il profitto senza considerare il proprio ruolo sociale e senza allineare valori, governance e strategie. Parliamo di come migliorare al contempo sia i risultati economici che quelli sociali, e di come senza un sostanziale lavoro interiore la qualità delle nostre decisioni non possa davvero cambiare.
Ho l'obiettivo di rendere l'arte più accessibile a tutti.
Con Benedetta Colombo parliamo di come ci si crea una carriera, della sua esperienza di divulgatrice artistica, di curiosità come dovere sociale e di cultura come campo di battaglia.
With Franklin Vrede, adjoint professor of leadership at INSEAD, we talk about leadership of course, about madness, and the intentionality behind our choices. A conversation that touches identity, organizational life, and a quiet hope for a new Renaissance.
Con Edoardo Lozza, professore di psicologia economica, affrontiamo il grande tabù: il denaro. Smontiamo vecchi miti e ci poniamo qualche domanda. Perché il denaro non basta mai? Perché continuiamo a pensare che sia la misura di tutte le cose? Un episodio per chi vuole capire cosa c’è davvero dietro i soldi.
Se non hai fiducia in te stesso, come fai a fidarti del futuro? E se non ti fidi del futuro, cosa costruisci?
Con Alessandro Zollo parliamo di cultura aziendale come vero vantaggio competitivo. Un episodio su potere, ascolto e leadership che diventa cura. Per capire chi prende davvero le decisioni — e perché.
Gloria Origgi, filosofa, epistemologa e direttrice di ricerca al CNRS di Parigi ci guida in un viaggio tra conoscenza, reti sociali, intelligenza artificiale, linguaggio, reputazione, collaborazione e mutazioni sociali.
“Trans” è la parola del nostro tempo. Che cosa stiamo davvero attraversando? Un episodio per chi vuole capire, o quanto meno dubitare.
Con Ciccio Rigoli, poeta, autore e stand-up comedian, proviamo a riflettere sul ruolo della parola oggi. Che cosa resta da dire quando tutto è già stato detto, venduto, postato? Cosa può ancora fare la poesia in un mondo che satura e cancella?
Un episodio sul linguaggio come atto di consapevolezza e libertà. E sull’arte di dire l’essenziale.
Professore di organizzazione aziendale e studioso di sistemi complessi, Luca Solari indaga da anni il rapporto tra individui e strutture. In questo episodio parliamo con lui di libertà — non come assenza di vincoli, ma come esercizio consapevole dentro i limiti. Di potere, responsabilità, illusioni e regole del gioco. Cosa succede quando chi entra per cambiare il sistema scopre che è il sistema a cambiare lui? Perché i giovani non si arrabbiano più? E perché l’ironia è forse l’ultima forma di resistenza. Un dialogo lucido e spietato, per chi ha ancora voglia di capire — o almeno di dubitare
Speranza non è ottimismo: è responsabilità, movimento, direzione.
Alessandra Prampolini, direttrice generale del WWF Italia, parla della natura come la sedia su cui siamo seduti. Si discute di crescita che ignora i limiti del pianeta, di greenwashing, di giustizia ambientale e sociale. Tocchiamo le radici dell’ambientalismo e il ruolo che cittadini, aziende e politica devono giocare. Perché nessuno si salva da solo. Siamo tutti connessi.
Il podcast per affrontare gli elefanti nella stanza. Di Edoardo Ghignone.