
In questa puntata analizziamo la Croazia: un Paese vicino, stabile, dentro l’Unione Europea e sempre più interessante per chi vuole aprire o delocalizzare una società all’estero nel modo giusto.
Partiamo dal contesto generale: la Croazia è una repubblica parlamentare indipendente dal 1991, membro NATO dal 2009 ed entrata nell’UE nel 2013. Dal 2023 utilizza l’euro, pur restando ancora fuori dallo spazio Schengen per motivi tecnici. Un mercato di oltre 4 milioni di abitanti, con un forte legame culturale e commerciale con l’Italia.
Perché tanti imprenditori la stanno valutando?
Perché unisce una posizione strategica (due ore dall’Italia), una burocrazia europea, costi competitivi e una forza lavoro molto qualificata, spesso bilingue. Gli investimenti arrivano soprattutto da Germania, Italia, Ungheria e USA, con una forte presenza nei settori energetici, bancari, farmaceutici e telecomunicazioni.
Tassazione e incentivi: dove sta il vantaggio?
Il sistema fiscale è moderno e completamente allineato all’UE.
• Persone fisiche: aliquote al 24% e 36%, con esenzioni su dividendi e interessi bancari.
• Società: 10% sotto i 400.000 € di fatturato, 18% sopra.
• IVA: 25% ordinaria, 13% e 5% ridotte.
• Ritenute in uscita tra 12% e 20%, spesso azzerabili tramite convenzioni.
La parte più interessante? Gli incentivi agli investimenti:
– Riduzioni fino al 10% per 10 anni per diversi livelli di investimento.
– Tassazione zero (0%) per imprese che investono oltre 3 milioni di euro creando almeno 15 posti di lavoro.
– Contributi a fondo perduto fino a 1 milione di euro su progetti produttivi.
– Bonus per nuovi posti di lavoro e per la formazione del personale.
Quale società conviene aprire?
Le più utilizzate dagli imprenditori italiani sono:
– d.o.o. (S.r.l.): capitale minimo 20.000 HRK, strutturata e solida.
– j.d.o.o. (S.r.l. semplificata): capitale minimo 10 HRK, perfetta per partire in piccolo.
Esistono anche S.p.A., S.n.c., S.a.s., e soluzioni come filiali e succursali.
Per chi è una scelta sensata
Per chi vuole un Paese UE, vicino, trasparente e con incentivi fiscali concreti. Per chi cerca costi del lavoro più bassi, zone franche, o vuole avviare nuovi investimenti produttivi. Per chi vuole mantenere un forte collegamento con l’Italia, senza spingersi verso giurisdizioni anglosassoni o più lontane.
La Croazia, con i suoi incentivi e la fiscalità agevolata, può davvero azzerare la corporate tax per 10 anni in specifici casi. Una combinazione rara nell’Unione Europea.
Alla fine della puntata capirai se la Croazia può essere la destinazione giusta per aprire una società all’estero in modo legale, strutturato e sostenibile.
Per ulteriori approfondimenti visita il sito dell’Avvocato Daniele Bertaggia, specializzato in internazionalizzazione e apertura società all’estero: www.avvocatobertaggia.org