Home
Categories
EXPLORE
True Crime
Comedy
Sports
Society & Culture
Business
News
History
About Us
Contact Us
Copyright
© 2024 PodJoint
00:00 / 00:00
Sign in

or

Don't have an account?
Sign up
Forgot password
https://is1-ssl.mzstatic.com/image/thumb/Podcasts221/v4/34/a8/98/34a89861-f11b-ca1a-c1a6-e8ccd2c102b6/mza_15151990475456082118.jpg/600x600bb.jpg
FB Art Talks
Benedetta Mercurio
71 episodes
2 hours ago
Come si racconta un'opera d'arte? Ma, soprattutto, come si racconta una vita intera passata a collezionare opere d'arte?
Sono Benedetta Mercurio e il mio lavoro è proprio questo, accompagnare i nostri visitatori attraverso la storia di Gabriele e Anna Braglia e della loro Fondazione, in cui hanno raccolto, per più di sessant'anni, il frutto del loro amore per l'arte.
Con questo podcast voglio dedicare un po' di tempo a capolavori e artisti senza tempo che hanno incrociato i propri percorsi con quelli di Gabriele e Anna, che se ne sono innamorati e che oggi permettono a tutti noi di fare lo stesso.

Al sito www.fondazionebraglia.ch troverete tutto sulla storia della collezione e dei suoi fondatori, oltre alle immagini relative agli episodi del podcast.
Potete iscrivervi alla newsletter per rimanere sempre aggiornati sui nostri nuovi progetti.

Buon ascolto!
Show more...
Arts
RSS
All content for FB Art Talks is the property of Benedetta Mercurio and is served directly from their servers with no modification, redirects, or rehosting. The podcast is not affiliated with or endorsed by Podjoint in any way.
Come si racconta un'opera d'arte? Ma, soprattutto, come si racconta una vita intera passata a collezionare opere d'arte?
Sono Benedetta Mercurio e il mio lavoro è proprio questo, accompagnare i nostri visitatori attraverso la storia di Gabriele e Anna Braglia e della loro Fondazione, in cui hanno raccolto, per più di sessant'anni, il frutto del loro amore per l'arte.
Con questo podcast voglio dedicare un po' di tempo a capolavori e artisti senza tempo che hanno incrociato i propri percorsi con quelli di Gabriele e Anna, che se ne sono innamorati e che oggi permettono a tutti noi di fare lo stesso.

Al sito www.fondazionebraglia.ch troverete tutto sulla storia della collezione e dei suoi fondatori, oltre alle immagini relative agli episodi del podcast.
Potete iscrivervi alla newsletter per rimanere sempre aggiornati sui nostri nuovi progetti.

Buon ascolto!
Show more...
Arts
Episodes (20/71)
FB Art Talks
Episodio 71 - Gabriele Münter e Bauernhof - Murnau
Nella prima fase della sua produzione artistica, Münter si ispira di certo a Kandinsky per quanto riguarda le teorie in merito allo “spirituale nei colori”, ma anche per la tecnica di applicazione del colore: inizialmente Münter percepisce quasi di non riuscire a stare “al passo” con la propria immaginazione, che corre più veloce di quanto possa fare un pennello. Così chiede aiuto al suo mentore, che le insegna ad utilizzare la spatola, che finalmente le permette una stesura del colore più rapida e veloce. A differenza di Kandinsky, che sempre più si spingerà verso l’astrazione pura, Münter, con le sue opere, rimane sempre legata al visibile e al reale: case, strade, montagne e persone, raffigurate con forme semplificate e colori intensi, che vanno a creare una “figurazione espressiva”, capace di trasmettere emozione attraverso il colore e immagini riconoscibili.
Show more...
4 days ago
5 minutes

FB Art Talks
Episodio 70 - Franz Marc e Sitzender Tiger
Franz Marc è noto per il suo ruolo fondamentale nella creazione di uno dei maggiori movimenti artistici del Novecento, Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro), fondato a Monaco di Baviera insieme a Kandinsky nel 1911. Il gruppo non viene riunito sotto un rigido manifesto, bensì grazie alla comune convinzione che l’arte debba, innanzi tutto, esprimere l’essenza delle cose e del mondo, prima ancora della loro apparenza esteriore.
Famoso per i suoi quadri di animali, Marc dedica però anche una cura speciale alla sua corrispondenza epistolare, una serie di lettere e cartoline che costituisce un vero e proprio corpus artistico a sé stante, che merita un racconto tutto suo.
Show more...
2 weeks ago
5 minutes

FB Art Talks
Episodio 69 - Wassily Kandinsky e Landschaft bei Kochel
_Datato al 1902-1903 l’olio intitolato Landschaft bei Kochel, ed esposto alla Fondazione Gabriele e Anna Braglia nell’ambito della mostra dedicata ai Maestri dell’Espressionismo, è un esempio emblematico della pittura di Kandinsky di questo periodo. Il dipinto raffigura un paesaggio quasi incontaminato, completamente immerso e dominato dai diversi toni del verde, dove l’unico, piccolo accenno ad una presenza umana è conferito da una casetta rossa che si staglia in lontananza tra le distese erbose. Ma a colpire in maniera speciale è lo stile della pennellata, rappresentativo di un Kandinsky ai suoi esordi: il colore è stato applicato in modo spesso e pastoso in modo da rendere i tratti profondi, quasi scavati, così da tracciare delle linee ben visibili sulla tela, una tecnica usata anche dagli impressionisti per conferire spontaneità, profondità e forza al dipinto. 

_____________________________

Babylon - Disco Ultralounge di Kevin MacLeod è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribution 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/   Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100314   Artista: http://incompetech.com/
Show more...
1 month ago
5 minutes

FB Art Talks
Episodio 68 - Otto Mueller e Zwei Akte im Walde
Otto Mueller è un artista decisamente “umano”: della persona egli esplora ogni aspetto in maniera profondamente emotiva,
riflettendo sull’introspezione e la solitudine ma anche sull’intimo rapporto con la natura e riportando questi temi universali
nella pittura. Le sue opere offrono una visione originale dell'Espressionismo, dai contorni forse meno drammatici e severi di
altri artisti, ma altrettanto intensa e coinvolgente.
Show more...
1 month ago
5 minutes

FB Art Talks
Episodio 67 - Eric Heckel e Bagnanti al fiordo
La pittura non è la prima e iniziale passione di Erich Heckel; nato a Döbeln in Sassonia, nel 1883, come altri suoi colleghi, comincia a frequentare l’accademia di architettura a Dresda; presto, però, abbandona gli studi per dedicarsi con più dedizione alla grafica, al disegno e alla pittura. Questo percorso lo porterà lontano, a partire dalla fondazione, nel 1905, di uno dei principali gruppi artistici del XX secolo: Die Brücke, Il Ponte. Insieme agli amici Karl Schmidt-Rottluff, Ernst Ludwig Kirchner e Fritz Bleyl, Heckel lavora alla creazione di un’arte nuova, lontana dall’accademismo e più vicina alla vita, spontanea ed essenzialmente legata all’emotività individuale. Lo spirito dell’Espressionismo tedesco, con le sue linee nette, i colori forti e vividi e le deformazioni dei tratti, si riflette nelle opere di Heckel, un artista che per tutta la sua vita troverà ispirazione e serenità nella natura più incontaminata.
Show more...
2 months ago
4 minutes

FB Art Talks
Episodio 66 - E.L. Kirchner e Ausruhende Bauern
Nel 1905 Ernst Ludwig Kirchner è tra i fondatori del gruppo Die Brücke (=il ponte), che diventerà uno dei maggiori e più determinanti movimenti artistici di sempre.
Quando il pittore si trasferisce a Davos, nel 1917, il gruppo si è sciolto da quattro anni e Kirchner ha cambiato “punto di vista”, non tanto in merito al proprio stile, ma senza dubbio in senso letterale: alle affollate e caotiche strade di Dresda, e Berlino si sono sostituite le ampie vallate e le montagne svizzere, dove l’artista trascorrerà il resto della propria carriera e della propria vita, un luogo che, a detta dello stesso Kirchner, rappresenta una vera e propria boccata d’aria fresca come lui stesso asserisce: “Sono così felice e contento di rimanere qui. Almeno qui posso lavorare un po’ nelle belle giornate e stare tranquillo tra questa gente semplice e buona. Qui ho lottato contro la solitudine, che mi permette di continuare a vivere con queste sofferenze. I miei giorni di circo, coquettes e società sono finiti. […] Oggi ho altri compiti da svolgere”.
Show more...
2 months ago
5 minutes

FB Art Talks
Episodio 65 - Keith Haring e Jean-Michel Basquiat
Keith Haring nasce nel 1958 in Pennsylvania, ma dal 1978 si rende conto di “avere bisogno di intensità nella sua arte e nella sua vita”, dunque c’è un solo posto dove andare: a New York. Ed è proprio lì che trova il suo habitat artistico naturale: la metropolitana, che lui stesso chiamerà il suo “laboratorio”. Non le gallerie d’arte, ma le stazioni, i tunnel, le pareti nere inutilizzate diventano la sua tela: gessetto bianco alla mano, crea opere effimere e fulminee, come battiti di ciglia.
Jean-Michel Basquiat nasce a Brooklyn nel 1960 da padre haitiano e madre portoricana e cresce nel cuore di una metropoli pulsante; negli anni ’70, New York è una città piena di arte, musica, criminalità e libertà. Un ambiente perfetto per un giovane outsider con tanto da dire. Prima di diventare celebre, Basquiat si approccia principalmente alla street art sotto lo pseudonimo di SAMO (Same Old Shit), lasciando messaggi criptici e poetici sui muri di Manhattan. Le sue scritte sono taglienti, ironiche, filosofiche, sono arte ma anche sfida.
Show more...
4 months ago
6 minutes

FB Art Talks
Episodio 64 - Zoran Music e i suoi Cavallini
Zoran Music è un pittore errante, che viaggia nel mondo e nel tempo, assistendo, partecipando e sopravvivendo a tutti gli eventi del XX secolo, sviluppando uno stile artistico unico e riconoscibile, ispirato ai mosaici e alle icone bizantine che vede a Venezia, dimora della moglie Ida Barbarigo e divenuta sua stessa città d’adozione. Per Music la pittura sarà sempre il principale strumento narrativo ma anche e soprattutto una necessità, quasi fisica, così visceralmente raccontata da lui stesso: “Dipingo per me, perché lo devo fare. Per me è un po’ come respirare. Se mi vietassero di dipingere mi toglierebbero l’aria […] Ma come si fa a spiegare? Un quadro è qualcosa che non si sa come nasca: viene fuori dal di dentro come un momento irripetibile.”
Show more...
5 months ago
7 minutes

FB Art Talks
Episodio 63 - Giorgio Morandi e la vita immobile
“Si può viaggiare per il mondo e non vedere nulla. Per raggiungere la comprensione è necessario non vedere molte cose, ma guardare attentamente ciò che vedi”. Con queste parole, semplici eppure enigmatiche, capiamo che Giorgio Morandi non ha bisogno di inventare storie incredibili da raccontare nei suoi quadri perché a sua disposizione ha il soggetto più complesso di tutti da esplorare: la realtà. Quella che vediamo ogni giorno ma alla quale prestiamo sempre meno attenzione; è così che Morandi, con garbo e delicatezza, ci insegna a rallentare, a fermarci e a guardare, finalmente, ciò che abbiamo davanti agli occhi ma ci limitiamo sempre e solo a vedere.


That Kid in Fourth Grade Who Really Liked the Denver Broncos di Chris Zabriskie è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribution 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Fonte: http://chriszabriskie.com/uvp/Artista: http://chriszabriskie.com/
Show more...
5 months ago
5 minutes

FB Art Talks
Episodio 62 - Fortunato Depero e il Futurismo
Fortunato Depero racconta i primi passi nella vita e nel mondo dell’arte nel suo rivoluzionario “Libro bullonato” del 1927: “Nacqui a Fondo (val di Non) Trentino nel 1892. Altipiano di prati e selve oscure di larici ed abeti. Vallata di castelli e santuari. Padre nato spazzacamino e vissuto gendarme e carceriere: ciglia e baffi ispidi ed irti, si commuoveva per un nonnulla, religioso. Madre cuoca tutt’occhi e tutto cuore. Discolo, fui spedito in un collegio tedesco a Merano: mangiavo male e non mi piacevano i tedeschi. Feci pochi anni di scuole medie Reali a Rovereto, mia città adottiva. Studiai di malavoglia. Disegnavo, dipingevo, modellavo, scolpivo con passione precoce e tumultuosa frenesia di autodidatta.”
Show more...
5 months ago
5 minutes

FB Art Talks
Episodio 61 - René Magritte e La recherche de l'absolu
“Tutto ciò che vediamo nasconde un’altra cosa; noi abbiamo sempre voglia di vedere ciò che è nascosto da ciò che vediamo”. È il 1964 quando René Magritte, maestro del Surrealismo, riesce a riassumere in poche parole le sue opere uniche ed eccezionali, che stimolano a riflettere sulla realtà, ad andare oltre le apparenze, per cercare di svelarne i significati nascosti, sconvolgendo, con i suoi quadri, l’idea stessa di rappresentazione della realtà e indagando sulla differenza tra ciò che le immagini riproducono, i nostri occhi vedono, e il linguaggio pittorico dice.










Blue Paint - Atlantean Twilight di Kevin MacLeod è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribution 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100566
Artista: http://incompetech.com/
Show more...
6 months ago
4 minutes

FB Art Talks
Episodio 60 - Lucio Fontana, Buchi, Tagli e Spazio
“Quando io mi siedo davanti a uno dei miei tagli, a contemplarlo, provo all'improvviso una grande distensione dello spirito, mi sento un uomo liberato dalla schiavitù della materia, un uomo che appartiene alla vastità del presente e del futuro”. Così si esprime Lucio Fontana perché la sua intenzione è di portarci oltre la tela, al di là di quello che gli occhi possono vedere e, forse, anche al di là di quello che l’immaginazione può creare. Per arrivare ai suoi Tagli, però, Fontana ha seguito un percorso, libero da preconcetti artistici, che lo ha portato dalla scultura all’installazione, dall’Argentina all’Italia, dalla sperimentazione alla storia.
Show more...
6 months ago
5 minutes

FB Art Talks
Episodio 59 - Giuseppe Cesetti e L'ora dell'appello
Le opere di Giuseppe Cesetti sono intimamente legate alle sue origini, all’infanzia trascorsa a Tuscania,
città dalle lontane origini etrusche dove nasce nel 1902, una terra assolata e silenziosa dove il giovane
Cesetti vive un’esistenza lenta, scandita dai ritmi della natura, ma anche libera, tra i campi laziali prima e
le distese maremmane poi. A soli sedici anni Cesetti lascia la famiglia per andare alla scoperta del
mondo e, forse, di sé stesso, in un viaggio che toccherà i principali centri artistici italiani, regalandogli
l’occasione di conoscere maniere e stili diversi, che comporranno un bagaglio inestimabile di esperienze.
La prima e più profonda ispirazione di Cesetti rimane comunque il mondo agreste, con i suoi colori
caldi e l’atmosfera arcaica, impronta indelebile nell’animo dell’artista e riflessa nella sua pittura fin dagli
anni giovanili, ancora dominata da colori chiari e luminosi, con particolare richiamo allo stile dei
macchaioli.
Show more...
7 months ago
5 minutes

FB Art Talks
Episodio 58 - Maurice Utrillo e Le moulin de la Galette
Il Moulin de la Galette è un locale storico che rappresenta il cuore stesso del quartiere di Montmartre a Parigi e in realtà si riferisce a due vecchi mulini a vento che probabilmente sorgevano sulla collina di Montmartre già dal XVII secolo. Nel 1834, proprio accanto ad uno dei due mulini, fu aperta una taverna, ampliata poco dopo e trasformata in un cabaret, che divenne presto un centro di ritrovo per artisti e letterati. Le opere di Maurice Utrillo catturano l’essenza di un’epoca e di un ambiente unici, attraverso colori vivaci e linee delicate, e rimangono impressi nella memoria e nel cuore di chi le osserva.
Show more...
7 months ago
4 minutes

FB Art Talks
Episodio 57 - Gino Rossi e Burano
Nel cuore della laguna veneta, tra le acque placide e i riflessi luminosi, si erge Burano, l’isola del cuore di Gino Rossi, un artista che, in maniera unica e appassionata, racconta la rara quiete e la bellezza incontaminata di un luogo meno conosciuto della caotica Venezia e, proprio per questo, particolarmente amato da Rossi, che, più di ogni cosa, ricercherà sempre la pace e la serenità, nella vita così come nella pittura. Burano, in qualche modo, è per Rossi quello che Tahiti era stata per Paul Gauguin: un luogo da scoprire e raccontare ma anche un rifugio da proteggere e rispettare.
Show more...
8 months ago
4 minutes

FB Art Talks
Episodio 56 - Dieci anni in un secondo
Come vola il tempo quando ci si diverte, e come ci si diverte quando si seguono le proprie passioni.  Il 2025 segna un traguardo importante, perché la Fondazione Gabriele e Anna Braglia celebra i primi dieci anni di attività. Aperta al pubblico dall’autunno 2015 la Fondazione accoglie e propaga, in realtà, oltre sessant’anni di amore per l’arte, un amore, quello dei fondatori, raccontato attraverso un lungo percorso espositivo, fatto di quadri, sculture e disegni ma, soprattutto, attraverso gli occhi di chi, queste opere, le ha scelte una per una, sotto la guida delle proprie emozioni.
Show more...
8 months ago
2 minutes

FB Art Talks
Episodio 55 - Daniel Spoerri
Il 6 novembre 2024 è morto, a 94 anni, Daniel Spoerri, artista dalla personalità complessa e poliedrica, non solo pittore e scultore, ma anche ballerino, coreografo e scrittore, nonché uno degli ultimi componenti viventi del gruppo dei Nouveaux Réalistes. Con le sue invenzioni Spoerri ha cambiato il corso artistico del Novecento, rimanendo sempre legato all’idea che l’arte possa essere trovata anche, e forse soprattutto, nelle cose più semplici e banali che, grazie alla sua mano inconfondibile, si rivelano essere, in realtà, quanto di più inaspettato si possa immaginare.
Show more...
11 months ago
6 minutes

FB Art Talks
Episodio 54 - Jean Tinguely e Niki de Saint Phalle
Fin da bambino Jean Tinguely è attratto dal mondo delle macchine e dallo stupore che esse suscitano in chi le osserva; comincia presto, infatti, a costruirne piccoli modelli in legno, che si azionano attraverso l’energia idrica dei torrenti vicino ai quali gli piace giocare, immaginando avventure e mondi fantastici, popolati per l’appunto dalle sue fantasiose creazioni. Una volta cresciuto, Tinguely rimane legato a questa passione e la sviluppa in un linguaggio artistico potente e rivoluzionario, dando vita alle sue sculture cinetiche, che lo renderanno celebre in tutto il mondo. La vita e il lavoro di Tinguely si intrecciano indissolubilmente con quelli di un’altra artista, dalla personalità forte e inconfondibile, che ha segnato l’arte del XXI secolo: Niki de Saint Phalle. Appassionata d’arte fin da giovane, Niki ci metterà comunque molti anni prima di assecondare la propria vena artistica, preferendo in gioventù il mondo della moda.
Show more...
1 year ago
5 minutes

FB Art Talks
Episodio 53 - Gli affichistes
«C'è stato un tempo in cui i pittori non volevano più essere spiriti individuali, ma andavano alla scoperta delle città in cui vivevano, creando un rapporto intenso tra le loro opere e gli abitanti di quelle città». Con queste parole il poeta francese Alain Jouffroy racconta la genesi del gruppo degli affichistes, termine intraducibile, che comprende un drappello di artisti italiani e francesi che, tra gli anni ’50 e ’70 si dedica all’esplorazione di tecniche creative alternative, come collage e décollage, recuperando cartelloni e scritte pubblicitarie affissi in strada per trasformarli in opere d'arte. Che li si consideri precursori della Street Art o della Pop Art, alla fine degli anni ’50 gli affichistes sperimentano un nuovo concetto di pittura, presentato alla mostra Nouveau Réalisme: una passione di famiglia grazie ad alcuni interessanti lavori di Mimmo Rotella, Raymond Hains e Jacques Villeglé.
Show more...
1 year ago
6 minutes

FB Art Talks
Episodio 52 - Christo e Deschamps
Ad accomunare Christo Javacheff e Gérard Deschamps è la loro attitudine a esplorare il concetto di spazio e ambiente attraverso l’arte. Entrambi hanno utilizzato materiali non convenzionali e tecniche innovative per trasformare gli spazi pubblici e privati, rendendo il loro lavoro interattivo e coinvolgente. Christo è noto per le sue installazioni monumentali che avvolgono edifici e paesaggi, creando nuove percezioni dello spazio. Gérard Deschamps ha utilizzato oggetti quotidiani e materiali di consumo per commentare la società contemporanea. Entrambi hanno sfidato le convenzioni artistiche, invitando il pubblico a riflettere sul rapporto tra arte e realtà. Andiamo a scoprire perché impiegano il tessuto quale mezzo espressivo…
Show more...
1 year ago
5 minutes

FB Art Talks
Come si racconta un'opera d'arte? Ma, soprattutto, come si racconta una vita intera passata a collezionare opere d'arte?
Sono Benedetta Mercurio e il mio lavoro è proprio questo, accompagnare i nostri visitatori attraverso la storia di Gabriele e Anna Braglia e della loro Fondazione, in cui hanno raccolto, per più di sessant'anni, il frutto del loro amore per l'arte.
Con questo podcast voglio dedicare un po' di tempo a capolavori e artisti senza tempo che hanno incrociato i propri percorsi con quelli di Gabriele e Anna, che se ne sono innamorati e che oggi permettono a tutti noi di fare lo stesso.

Al sito www.fondazionebraglia.ch troverete tutto sulla storia della collezione e dei suoi fondatori, oltre alle immagini relative agli episodi del podcast.
Potete iscrivervi alla newsletter per rimanere sempre aggiornati sui nostri nuovi progetti.

Buon ascolto!