Vite spezzate. Le vittime invisibili di femminicidio
il 18 aprile del 2011, Salvatore Parolisi, caporalmaggiore dell’esercito, uccide con 35 coltellate la moglie Melania Rea, 28 anni. Erano andati a fare una gita fuori porta con la figlioletta Vittoria, che aveva solo un anno e mezzo, ed era in macchina mentre il padre si accaniva sul corpo di sua madre. Per fortuna, non ha visto e non ha capito niente. A occuparsi di lei, dopo la tragedia, i nonni materni. Gennaro Rea, nonno di Vittoria e padre di Melania, ci racconta come la sua famiglia si sia trovata completamente sola a gestire una cosa tanto grande. Come crescere una bambina con un trauma simile? Come elaborare il proprio, di trauma? Come assicurarle un futuro sereno? Ma prima di tutto, come rispondere a quella domanda: che fine ha fatto mia mamma? Come è morta? Con la nostra direttrice, insieme a Gennaro Rea c’è la dottoressa Elena Scudiero, psicoterapeuta che segue la famiglia.
Voce e testi di Maria Elena Viola
Coordinamento editoriale di Barbara Rachetti
Editing e sound design di Alberto Rinonapoli
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