In questo episodio de La Scienza del Fitness parliamo di una cosa semplicissima, che non ha niente a che fare con allenamenti in palestra, programmazioni complicate o protocolli strani: parliamo di come ti sposti per andare al lavoro. E di uno studio enorme che si è chiesto se andare in bici o a piedi, invece che in auto o mezzi pubblici, possa davvero cambiare il rischio di malattie cardiovascolari, di cancro e la probabilità di vivere più a lungo.
Vai al lavoro in bici ma la bilancia non si muove di un etto? Significa che è tutto inutile… o il tuo corpo sta migliorando in modi che la bilancia non vede?
Se bruci 500 kcal puoi mangiarne 500? Lo studio che spegne l’illusione dello smartwatch”Se il tuo smartwatch segna +500 kcal pensi di aver “pareggiato” l’aperitivo? La scienza dice che i conti non tornano così facilmente…
Quanto può cambiare la tua giornata da ufficio con solo 15 minuti di attività fisica, due volte a settimana, direttamente in azienda? In questo video parlo di uno studio pilota su lavoratori sedentari che mostra miglioramenti in energia, salute percepita e benessere mentale dopo 12 settimane di “pause attive” guidate sul posto di lavoro.
La realtà virtuale può davvero migliorare equilibrio, tempi di reazione e prestazioni degli atleti, o è solo un videogioco costoso? In questo video ti porto dentro una revisione sistematica di studi clinici che hanno messo alla prova visori, piattaforme interattive e sistemi tipo Wii Fit su calciatori, cestisti e altri sportivi, per capire se la VR può diventare una vera arma segreta in palestra.
Il Pilates è davvero più efficace della camminata per l’artrosi al ginocchio? In questo video racconto una grande network meta-analisi su quasi 5000 persone con artrosi di ginocchio: vedremo perché il Pilates emerge come uno degli interventi migliori per migliorare funzione e qualità di vita, come mai il Tai Chi sembra vincere sul dolore e che ruolo hanno camminata, cyclette, acqua gym, yoga e ginnastiche tradizionali. Se lavori con persone con artrosi (o se ne soffri tu), capire come scegliere il tipo di esercizio giusto può cambiare davvero il modo di muovere – e proteggere – le tue ginocchia.
Allenarsi a digiuno o dopo aver mangiato fa davvero la differenza? In questo episodio de “La Scienza del Fitness” partiamo da una grande revisione sistematica con meta-analisi per capire cosa cambia in termini di performance e di utilizzo dei grassi come carburante dopo l’esercizio, e perché la risposta non è “digiuno sempre” o “colazione sempre”, ma “dipende da obiettivi, durata e tipo di allenamento”.
In questo episodio de “La Scienza del Fitness” vediamo cosa succede quando alleniamo persone con ipertensione resistente, cioè con la pressione alta nonostante più farmaci. Partendo da una revisione sistematica e meta-analisi, parliamo di come camminata, cyclette, esercizio in acqua e lavoro a intensità moderata possano abbassare in modo concreto la pressione nelle 24 ore e diventare una vera e propria “terapia” accanto alle pillole.
In questo episodio de “La Scienza del Fitness” vediamo cosa succede quando portiamo l’asmatico… in palestra. Parliamo di riabilitazione polmonare basata sull’esercizio, qualità di vita, tolleranza allo sforzo e di come l’allenamento, se strutturato bene, possa diventare parte della terapia e non un nemico da evitare.
In questo episodio de “La Scienza del Fitness” parliamo di come l’allenamento possa diventare parte della terapia per ansia e depressione, a partire da una grande revisione sistematica con meta-analisi pubblicata nel 2025. Vediamo quanto contano davvero esercizio aerobico e allenamento di forza, quali effetti hanno sui sintomi e perché, per la salute mentale, “un po’ di movimento” è spesso molto meglio di niente.
Hai mai sentito dire: “Alla mia età è normale perdere forza”? E se ti dicessi che ci sono studi che mostrano che allenare seriamente la forza con i pesi può ridurre, almeno in parte, la disabilità negli anziani?
Qual è davvero l’esercizio migliore per i glutei? Clam, elastico alle caviglie, squat, affondi… ognuno ha il suo preferito, ma pochi hanno guardato cosa succede davvero dentro il muscolo. Nel 2009 Lindsay DiStefano e colleghi hanno attaccato gli elettrodi sui glutei di 21 ragazzi e ragazze e hanno fatto confrontare 12 esercizi diversi. In questo video ti faccio vedere quali movimenti accendono di più il gluteo medio e il gluteo massimo… e quali sono un po’ sopravvalutati.
Da anni ci sentiamo ripetere che “tutto parte dal core”: se non hai il core forte non corri veloce, non salti, non cambi direzione, non giochi bene. Ma è davvero così, o abbiamo un po’ esagerato con il mito degli addominali?
Quante volte hai aperto l’app dell’orologio a fine giornata e hai visto 3.000, 4.000 passi… e ti sei sentito in colpa perché “dovresti farne 10.000”? Ma davvero questo numero è una soglia magica per la salute, o è solo uno slogan che si è trasformato in verità assoluta?
Nel 2022 Amanda Paluch e un grande gruppo di ricercatori internazionali hanno pubblicato su The Lancet Public Health una meta-analisi enorme, che ha messo insieme i dati di quasi 50.000 adulti seguiti per anni, per rispondere a una domanda molto semplice: quanti passi al giorno sono davvero collegati a un minor rischio di morire?
In questo episodio de “La Scienza del Fitness” entriamo dentro questo studio, scopriamo cosa succede quando passi da 3.500 a 6.000–8.000 passi al giorno… e mettiamo finalmente alla prova il mito dei 10.000 passi.
C’è chi dice che “il muscolo non sa contare” e chi giura che senza tante serie non cresci. In questo video non ascoltiamo il “cugino esperto”, ma uno studio pubblicato sul Journal of Strength and Conditioning Research che ha messo alla prova un bicipite con 1 serie contro 3 serie… usando le DUE braccia della stessa persona. Il risultato? Una serie funziona, tre serie funzionano di più. Ma non come pensi.
Cosa fa crescere di più i muscoli: la fase concentrica o quella eccentrica? Una meta-analisi rigorosa risponde in modo sorprendentemente chiaro.
La review “Massage and Performance Recovery: A Meta-Analytical Review” mostra che sì… ma non sempre come pensi.
Dormire poco non significa solo essere stanchi: significa muoversi peggio, ragionare più lentamente e recuperare meno. La review “Sleep and Athletic Performance: The Effects of Sleep Loss on Exercise Performance, and Physiological and Cognitive Responses to Exercise” lo mostra chiaramente: se dormi male, rendi peggio.
Perché il mal di schiena peggiora quando ti muovi? La scienza lo spiega davvero.
Studio citato: “Effectiveness of Spinal Stabilization Exercises on Movement Performance in Adults with Chronic Low Back Pain” (2023). Questo lavoro mostra che il mal di schiena cronico non riguarda solo il dolore, ma soprattutto il modo in cui il corpo si muove. Migliorare la stabilità profonda della colonna cambia la qualità del movimento, riduce i compensi e può aiutare a prevenire gli episodi ricorrenti.
Lo studio “Training Adaptation and Heart Rate Variability in Elite Endurance Athletes: Opening the Door to Effective Monitoring” (2013) mostra come negli atleti d’élite la HRV non segua regole semplici: ogni atleta ha una risposta unica ai carichi, e l’HRV va interpretata nel tempo, non giorno per giorno.